A Sara Oppo il premio "Giarr’ ‘e janas"

Sara Oppo, docente e membro dell’équipe dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria, la Cultura e l'Evangelizzazione digitale dell’Arcidiocesi di Oristano, ha vinto la prima edizione del Premio Giarr’ ‘e janas promossa dall’Associazione culturale Salvator Angelo Spano APS. Scopo dell’associazione è valorizzare la propria documentazione d’archivio e divulgare le tematiche culturali, politiche, sociali ed ecclesiastiche connesse con l’opera e la figura di Salvator Angelo Spano.

Originaria di Fordongianus, Sara si è laureata presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari, corso di Laurea Magistrale in Filologie e Letterature Classiche e Moderne, con la tesi: Salvator Angelo Spano: dal romanzo ai racconti. Uno studio sulle varianti. Relatore della ricerca il Prof. Duilio Caocci. Il primo capitolo è introduttivo: vengono delineate la figura di Salvator Angelo Spano, scrittore impegnato politicamente (nel 1972 ricoprì la carica di Presidente della Regione Sardegna), la sua attività ispirata ai principi e ai valori della dottrina sociale della Chiesa Cattolica, la sua vocazione e l’ordinazione diaconale nel 1991. Secondo Francesco Masala,  ironia e sarcasmo    tipici della letteratura campidanese –  identificano lo stile dello Spano: non esiste nulla di drammatico e tutto si può risolvere con una risata agrodolce. Il secondo capitolo analizza il manoscritto Il vicolo della Suora. Il terzo è dedicato allo studio delle varianti: sono posti a confronto alcuni segmenti testuali. Il quarto è una rassegna di altri nove racconti dell’autore.

La ricerca si è resa possibile grazie al supporto di Giovanni Spano, figlio di Salvator Angelo. Sara ha potuto reperire i testi necessari, le bozze, alcune interviste e consultare materiale inedito fondamentale per capire nella sua interezza l’opera dello scrittore di Villacidro. Secondo la giuria del Premio Giarr’ ‘e janas –  composta dal Prof. Duilio Caocci (consulente scientifico dell’Associazione), dalla Dott.ssa Daniela Scano, dalla Dott.ssa Giannina Orrù, dal Dott. Massimo Madrigale e dal Presidente della Fondazione Giuseppe Dessì Paolo Lusci –  Sara ha mostrato «una notevole intelligenza critica oltre al pieno possesso degli strumenti della variantistica di tradizione italiana».

Sara è anche una cantautrice: i suoi brani rivelano il mistero sconvolgente della fragilità come dimensione basilare dell’uomo, descrivono le alte maree dell’oscurità interiore, ma anche la leggerezza degli attimi felici della vita.

Il direttore, don Giuseppe Pani, e l’intera équipe si complimentano con lei, invitandola a crescere nel suo percorso formativo di docente e a coltivare la sua arte di scrivere in versi. Siamo certi che, prima o poi, uscirà una sua raccolta di poesie.