Andrew Faber, un inno alla meraviglia dei piccoli gesti

Andrew Faber, pseudonimo di Andrea Zorretta, nasce a Roma nel 1978. Autore e poeta contemporaneo italiano – appassionato di musica e letteratura – inizia a scrivere i suoi componimenti nel 2013. Eccelso, senza troppi fronzoli, arriva al cuore e indaga l’intimo. Parole cariche di emotività interiore, sensibilità acuta e delicata che raccontano momenti intimi e quotidiani.

Andrew scrive per emozionare: puoi percepirne il profumo dei versi, soprattutto quelli d’amore.

È sorprendente la sua capacità di tradurre in poesia, con una semplicità fresca e disarmante, ciò che alberga nel cuore di tanti.

Le sue parole sono un inno alla genuinità, all’innocenza.  Un inno alla meraviglia dei piccoli gesti: quelli veri, autentici, concreti ormai un passati di moda. Un inno alla bellezza di chi sa farsi dono per essere presenza edificante, accogliente e benefica. Un inno alla semplicità silenziosa, pacata, riservata, ma speciale.

Un invito a riscoprire e a coltivare la bellezza delle piccole cose, per tornare a meravigliarsi e a inebriarsi di sentimenti puri e belli.

 

Mi innamoro

dei piccoli gesti.

Silenziosi, di cui nessuno si accorge.

Che non amano fare rumore.

Che non amano farsi scoprire.

Di un amico che si avvicina al tuo orecchio

quando vede che all’improvviso sparisci

e ti sussurra un semplice “ehi...”

Di chi inizia a sparecchiare

prima che tutti si alzino da tavola

e lo fa sorridendo, senza chiedere aiuto.

Di chi ti aspetta al tavolo

e per te ha già ordinato una birra.

Di chi paga il conto

mentre tu sei in bagno a lavare le mani.

Di chi, con gli occhi

è capace di abbracciare

baciare

e sfiorare.

Di chi è costretto

a guardarsi i tramonti da solo.

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Di chi non ha tempo

però il tempo lo trova

Delle persone che in macchina

si tengono per mano

come se il vento dai finestrini

potesse farle volare via.

Di chi beve non per dimenticare

ma per ricordare.

Di chi si spettina oggi

di sogni, di vita e di poesia

perché domani potrebbe essere tardi.

Di chi dorme abbracciato sui treni.

Di chi dice: ho visto un posto meraviglioso

e ti ci devo portare.

Di chi ha capito almeno una volta

nella vita

che le persone non cercano amore

per essere cambiate

ma solo e soltanto per essere amate.

Di chi non pecca di superficialità

e invece di chiederti come stai

ti chiede se sei felice.

Mi innamoro di chi si trova a suo agio

nei piccoli attimi di bellezza.


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Mi innamoro di chi pratica gentilezza

con quello che ha

che può essere poco

che può essere niente.

Mi innamoro di quelli invisibili,

di quelli che nessuno vede.

Io credo in loro.

In quelli che nessuno nota.

In quelli in cui nessuno crede. 

Andrew Faber

Miriam Crobu

Nasco in casa nel lontano 1979.

Docente di Scuola primaria,

sono appassionata di letteratura, canto, musica e poesia.

Vivo di emozioni: le mie e quelle degli altri.

Sono un’inguaribile sognatrice.