Etica animale. Una prospettiva cristiana

Una coscienza ecologica profonda suppone anche una coscienza spirituale, comprende le nostre connessioni intime con il mondo e con ciascun altro: siamo figli della natura, della terra. Questa è la vera morale che invoca gratitudine per ciò che ci circonda e che provoca ogni giorno un senso di riverenza, un’emozione capace di toglierci il respiro. L’esperienza religiosa nel mondo e con il mondo, riconoscere tutti gli esseri viventi e le cose viventi interconnesse è il percorso educativo per eccellenza. P. Claudel ha scritto: «Ogni cosa è buona nella sua natura e buonissima nel suo servizio, nel senso che non ce n’è alcuna che non serva a tutte le altre seguendo la sua natura e il suo grado. La creazione tutta intera, dall’angelo al minerale, è omogenea e riunita in ogni sua parte dal vincolo della carità». È quanto emerge nelle pagine del volume di Martin M. Lintner: Etica animale. Una prospettiva cristiana. Il noto teologo scrive: «Considerare uomini e animali come compagni corrisponde profondamente alla concezione biblica della creazione. Vedere gli animali come creature significa riconoscere che essi non esistono solo per l’uomo ma sono portatori di valori propri. [...] Esseri umani e animali formano una comunità di destino». E ancora: «Gli uomini e gli animali condividono – detto in termini teologici – la creaturalità. Essi sono formati dalla stessa polvere della terra, condividono l’ambiente vitale, sono collegati in un unico ciclo di nascita, crescita, sviluppo ed infine di caducità e di morte».

Interessanti le riflessioni sull’allevamento degli animali domestici e di utilità per l’uomo, sugli esperimenti animali, sulla caccia e sul consumo di prodotti animali. Affrontando quest’ultimo tema, Lintner afferma: «Mentre soddisfacciamo le nostre esigenze, dobbiamo essere sempre attenti a quelle di tutti gli esseri viventi che vivono sulla Terra. Ciò richiede che siamo disposti ad autolimitarci nel caso in cui la soddisfazione dei nostri bisogni vada scapito di altri esseri viventi. L’autolimitazione comporta, fra l’altro, la disponibilità al sacrificio e all’umiltà. […] Anche se fosse piacevole o economicamente vantaggioso, rinuncio per esempio al consumo di determinati prodotti animali nel caso in cui le condizioni di vita e di allevamento di questi animali non siano o non siano state eticamente ed ecologicamente sostenibili».

Il volume è suddiviso in quatto parti: 1. questioni fondamentali sulla concezione della natura; 2. questioni filosofiche fondamentali di etica animale; 3. campi concreti di azione 4. etica della concreaturalità.

 

Martin M. Lintner, Etica animale. Una prospettiva cristiana, Queriniana, Brescia 2020.