Incarnazione digitale. Custodire l’umano nell’infosfera

«Non sono uno scienziato empirico, e quindi quanto andrò affermando in queste pagine non ha la pretesa di avere una qualche verità empirica, se non quella che passa dalla mia personale esperienza, soprattutto educativa», inizia così il saggio di don Luca Peyron intitolato Incarnazione digitale. Custodire l’umano nell’infosfera (Elledici, 2019). L’autore, docente di teologia e direttore dell'Ufficio per la Pastorale universitaria e del Servizio diocesano per l’Apostolato Digitale della diocesi di Torino, precisa da subito il concetto d'infosfera: «È uno spazio, non importa se reale, virtuale, online oppure no, è uno spazio in senso filosofico, teologico e sociale: uno spazio o ambiente abitato dall’essere umano e in cui l’essere umano nasce, cresce, vive e muore».


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don Luca Peyron

Gli educatori cristiani, e non solo, dovrebbero approcciarsi con passione all’argomento. A rischio nell'infosfera, in questo "nuovo ambiente abitato", «sono i più giovani, da una parte perché spendono più tempo connessi, dall’altra perché hanno meno strumenti culturali per fare una scelta delle fonti di informazione (in questo frangente il divario nelle capacità di gestione delle tecnologie digitali mette chi è meno giovane in una situazione migliore, perché meno propenso ad esplorare nuovi mondi informativi)».

In un contesto di cattolicesimo convenzionale, purtroppo alcuni spazi teologici e pastorali non sembrano porsi il problema. Don Luca, invece, incoraggia il mondo ecclesiale a percorrere una strada differente: «Abbiamo bisogno di una lettura teologica del mondo digitale, di teologia e catechesi che tengano conto del linguaggio digitale e delle mutazioni sociologiche e antropologiche che esso disegna. Aggiungiamo: non solo la teologia pastorale, ma anche fondamentale e sistematica. Sembra che, su questo punto, un processo avviato si sia in qualche modo fermato e sospeso».

Incarnazione digitale è un testo che dovrebbero leggere i vescovi, i docenti di teologia, i sacerdoti, gli insegnanti di religione, i catechisti, i genitori, gli educatori. L'infosfera, infatti, offre anche «l’opportunità di aprire finestre sulle più diverse forme di carità e attenzione alle persone più fragili». 

Luca Peyron, Incarnazione digitale. Custodire l’umano nell’infosfera, Elledici, Torino 2019.